Equequa…
Eh!! Abbiamo fatto i Gemelli!!!! Prima o poi… a quasi sessant’anni sono usciti fuori, e così tanto desiderati!!!
Troppi, in passato, sono stati gli impedimenti che mi hanno fatto desistere da questo meraviglioso desiderio.
NON VENIVANO MAI, con NESSUNO!!!
Poi, come succede solitamente, sapendo aspettare, quello che davvero nella vita desideri, s’avvera così, quasi incredulamente.
Comprendo bene che ci vuole determinazione, responsabilità, e una buona dose di energia fisica per fare due “gemelli”, non è certo una facile passeggiata.
Praticamente è bastato un giorno (a fronte di tanti anni d’attesa) per realizzare questo sogno, e due mezze giornate per affrontare il lungo viaggio da Roma per la Valle d’Aosta e ritorno, quando poi Lunedì alle 15:30 di nuovo in negozio.
Grazieeeeee Francyyyy!
<< …ma adesso è una lunga storia >>.
Se volete, saltatela a piè pari, o se siete curiosi… seguitemi
Come è nostro solito, i progetti “altaquotini” nascono da un giorno all’altro.
Chiedo a Francesca se avesse voglia di fare i gemelli con me… che tanto desideravo avere…, e in meno che non si dica, eccoci pronti a partire dal nostro negozio Alta Quota Roma, Sabato mattina alle 05:00 per il Monte Rosa (Valle d’Aosta).
Vi chiederete… era tanto necessario andare così lontano e in alta quota, per i Gemelli?
Certo! Altrimenti che “altaquotini” siamo???
Ehiiii… un momento…
…parlo del Gendarme del Breithorn di 4108m e del Breithorn Orientale di 4138m… Cosa avete capito!
Poi, che vuoi tralasciare la piccola Roccia Nera di 4075m? Non poteva mancare all’appello!
Ebbene, Sabato pomeriggio scorso, raggiunta Breuil-Cervinia in comodo orario prima della chiusura dell’ultima funivia di giornata per il Plateau Rosà e una volta saliti su, ci ritroviamo a sistemarci i nostri lettucci nella cuccetta del rifugio Guide del Cervino a circa 3450m.
Una struttura tutta in legno, com’erano i rifugi negli anni sessanta.
E’ stata una giornata lunga di viaggio, con una pausa finale al Lago Blu nei pressi di Cervinia, prima di salire al Plateau Rosà. Al rifugio è poi seguito un pomeriggio incantevole e rilassante, piacevolmente trascorsa sulla terrazza del rifugio a 3480 metri, anche in compagnia di altri alpinisti al cospetto del Cervino, con un’arietta che si faceva sentire sempre più fresca nel sopraggiungere della notte.
Dalla terrazza, abbiamo assistito ad un magnifico tramonto. Il sole dietro alla catena del Monte Bianco, dava vita ad una luce arancione che andava a delineare i profili delle montagne all’orizzonte. Nel contrasto tra luce ed ombra, si vedevano in sequenza da sud ad ovest, il lontanissimo Monviso, più vicino il Gran Paradiso, la Grivola, la sagoma della vetta del Monte Bianco appunto, il Gran Combin, la Dent D’Herens, ed infine il Cervino che quasi lo si poteva toccare con una mano grazie all’aria pulitissima.
Sono stati momenti e sensazioni fantastiche, oserei quasi dire un “momento romantico” in compagnia della mia socia preferita (ma in effetti, ne ho una sola di socia…).
Dopo cena e nelle brande, ecco il gran finale della serata…. abbiamo assistito anche ad una Luna tonda e brillante.
Minuto dopo minuto, la Luna saliva nel cielo stellato della notte, da dietro il profilo del ghiacciaio, è stato uno spettacolo unico e meraviglioso.
Ma tutto questo, come nella vita, …da una fine segue un inizio.
Suona la sveglia alle 03:30. Salto giù dalla calda branda e preparo lo zaino. Come me, anche Francesca.
A colazione fatta scendiamo dal rifugio sul ghiacciaio, così alla luce della frontale saliamo il Plateau Rosà fino al Piccolo Cervino.
Qui al sorgere del sole e il leggero venticello, ci dava idea che la giornata avrebbe avuto un buona riuscita.
Un’alba splendida ci accompagna lungo la traccia sul ghiaccio.
Passiamo accanto a delle rocce, e seguiamo la traccia alla base della lunga cresta del Breithorn Centrale, Breithorn Orientale e Gendarme del Breithorn, che poi quest’ultimi insieme, costituiscono quello che si definiscono i “gemelli” del Breithorn.
Saliamo diretti in prima traccia, con una piccozza un ripido pendio di 55°/60° di ghiaccio in linea verticale per il Gendarme, che dopo due ore e mezzo e 250m in dislivello ne raggiungiamo finalmente la cresta finale.
Questa salita su terreno vergine e ghiacciato, mi ha duramente affaticato e rovinato le dita dei piedi, che poi ho dovuto sistemare alla meglio per proseguire l’itinerario previsto.
Dalla cresta, raggiungiamo prima la Roccia Nera 4075m, e ritornando indietro saliamo finalmente il primo dei “gemelli”, il Gendarme di 4108m.
La cresta innevata, est-ovest del Breithorn, non scende mai sotto quota 4000, è splendida e panoramica da commuovere anche la persona più ostinata alle lacrime. È incredibilmente bella!
Lungo questa cresta orizzontale in alta quota, ci sono due vette simili che danno vita al nome “i gemelli del Breithorn”. Esse sono due indipendenti cime piramidali di roccia e ghiaccio, di poco oltre i 4100 metri, e sono esattamente il Gendarme di 4108m e il Breithorn Orientale di 4138m,
Molto apprezzata dagli alpinisti, è tra le più spettacolari creste del Monte Rosa. Quest’ambiente presenta passaggi impegnativi di misto, mai banali, con difficoltà di II° e III° su roccia, e neve/ghiaccio, ed inoltre durante la progressione della stessa, occorre dover fare delle numerose calate in corda doppia da ogni singola vetta. Qui l’esposizione è notevole, e il tutto è sempre sopra ai 4000 metri slm.
Vivere questo ambiente di alta quota, che mi ha portato ad avere questo grande interesse nel percorrere una cresta così particolare, e con l’ascesa dei due Breithorn gemelli, mi ha anche dato l’opportunità di raggiungere 38 vette over 4000 delle Alpi.
Sono F E L I C E, anche e soprattutto per aver compiuto questo progetto dei “gemelli”, in un week end di fine estate 2025, con la mia compagna di cordata Francesca, ammirando la sua capacità di gestione della forza, la grande determinazione e volontà nel raggiungere un obiettivo così tecnico, oltre al gran sostegno nel mio dolore ai piedi. Infatti mi ha aiutato a spronarmi e a conservare la giusta andatura di rientro alla base, soprattutto per raggiungere in orario l’ultima funivia a scendere della stagione estiva 2025, delle ore 16:00… (funivia raggiunta alle ore 15:50)!!
Grandissimo Abbraccio a Francesca, per avermi assecondato, accettato, seguito, in questa idea di avventura alpinistica di fine estate 2025.
GRAZIEEEEEE FRANCY