Quando si tratta di sapere come cadono le feste comandate sul calendario, “quelli di Alta Quota” sono sempre preparati 🤣🤣🤣
Così in questo turbinio di ponti e di festività che si avvicendano da pasqua al primo Maggio si deve assolutamente trovare un’opportunità per fare qualcosa di interessante in giro per i monti.
Ovviamente l’amico “meteo” è sempre quello che non invitiamo mai ma decide la data di partenza 🤣🤣 così tra i vari programmi messi lì a “lievitare” a due giorni dalla data prestabilita le due girls che avevano idee “sibilline” si uniscono al Geco che si è perso nel frattempo i suoi tre compagni di vacanza che all’ultimo hanno rinunciato alla “scappatella programmata” e in men che non si dica appare un cartello sulla porta d’ingresso del negozio che annuncia una chiusura improvvisa causa ponte festività della liberazione e alle 15.00 di giovedì pomeriggio siamo tutti in auto diretti sulle Alpi Marittime!!
Tutto nasce da un’idea di esplorazione del Geco che in previsione di una settimana di foliage autunnale vuole andare a fare una perlustrazione della zona.
La direzione è la Val di Gesso, una valle adiacente alla val Maira e alla valle Stura. Il meteo è previsto buono e abbiamo saputo che troveremo tanta neve più di quanta ce ne sarebbe normalmente in questo periodo così portiamo tutta l’attrezzatura invernale.
L’equipaggio è composto dal trio Altaquotino, Enrico, Antonella meglio conosciuta come Camoscio Ridente e Lorenzo.
Giovedì sera a cena siamo a Valdieri paesino a pochi chilometri da alcuni sentieri che portano nella val gesso e nella valle di Valasco.
Il giorno dopo si parte presto, l’obiettivo della giornata è arrivare a una zona di laghi nella parte alta della valle di Valasco, dove passeremo dall’omonimo rifugio e arriveremo al rifugio più alto di Emilio Questa che si affaccia sul bellissimo lago portette.
La giornata sarà lunghissima… Iniziata con un bellissimo sentiero sottobosco che man mano aprendosi ci porterà al primo rifugio da dove il terreno sarà sempre più difficoltoso per la quantità di neve accumulata…
Avevamo detto di portare le ciaspole ma nessuno se le voleva caricare sullo zaino, così ora siamo senza ad aprire la pista lungo pendii completamente immacolati dove non passa nessuno da tanto tempo visto che non ci sono tracce di alcun genere… La parola faticosissimo penso sia abbastanza per esprimere l’impegno messo per arrivare al lago e soprattutto per tornare indietro. Anche perché sarebbe stato troppo scontato ripercorrere le tracce dell’andata… Eh no, dobbiamo fare un anello per vedere altri laghi ancora più su. E dalle foto si noterà anche che i laghi sono sommersi dalla neve e quindi le loro acque cristalline le vedrà solo il Geco in autunno 😅😅 comunque i panorami tutt’intorno sono veramente sorprendenti. Queste Alpi Marittime sono montagne che non superano i 3000 MT ma le loro forme così slanciate e il loro aspetto così severo fanno pensare alle vicine cime della valle d’Aosta molto più alte.
Comunque ci vorranno quasi dieci ore per tornare alle auto dopo aver faticato per ore evitando di rimanere sepolti in qualche buco in mezzo alla neve. (I Video e le foto documentano quanto scrivo).
Vista l’ora ci catapultiamo in un locale del paese per una cena che ovviamente non riempirà del tutto lo stomaco di questi sei affamatissimi stambecchi 🤣🤣🤣
L’indomani mattina già a colazione la prima sorpresa… Nel nostro b&b incontriamo un’amica che non vedevamo almeno da quindici anni…. Una vera “carrambata” il mondo è veramente piccolo o questi “Altaquotini” non hanno confini 🤣🤣🤣. saluti, baci, abbracci e partiamo alla volta della seconda gita di esplorazione. Quest’oggi andiamo in val di gesso. L’obiettivo è quello di raggiungere il rifugio Soria Ellena e da lì provare a salire al colle delle Fenestrelle che si affaccia sul confine Francese.
Il sentiero oggi inizia su sterrato, tutti felici siamo con le scarpe basse da Trail, scarponi pesanti nello zaino solo se dovessimo trovare qualche tratto di neve…. 🤣🤣🤣🤣🤣
Poveri ingenui….
Fino al rifugio tutto benissimo il panorama è sempre bellissimo tutto intorno a noi un corollario di vette innevate tra i 2000 e i 3000 MT.
Facciamo una breve sosta al rifugio per uno snack e poi lo sguardo del geco si gira verso il colle su in alto….
…”beh che facciamo? Proviamo a salire? Magari vediamo dove è possibile arrivare casomai poi torniamo indietro… Il meteo da un cambiamento con pioggia verso le 18.00. proviamo a vedere cosa riusciamo a fare senza impegno…
😅😅😅😅 Le ultime parole famose. Ripartiamo dal rifugio e iniziamo il lungo sentiero che sale ripido verso il colle… La sorpresa è che poco dopo troveremo un gruppo di stambecchi “quelli veri” con cui faremo un piacevole incontro ravvicinatissimo von foto e video di rito.
Proseguiamo e subito dopo pochi tornanti ecco la neve…. 🤨🤨 Bene sosta per “cambio gomme” quindi mettiamo gli scarponi ancora umidi del giorno prima e ripartiamo. Anche oggi il pendio è immacolato, fatta eccezione per qualche piccola slavina non c’è un’impronta umana… E noi ricominciamo a sfondare per aprire una traccia che ci permetta di salire
Dobbiamo avvicendarci perché ormai le gambe iniziano a dolere così pian piano saliamo… Il tempo inizia a cambiare le nuvole si avvicinano… Ma si avvicina anche il colle…. Che facciamo? Dietro front? Il Geco si guarda intorno e dice: ma no ormai manca poco, dai sicuramente siamo su tra dieci minuti. Ne passano venti e ancora siamo lontani…. Altri dieci… niente… Dio Mio ma non si arriva più…. Ogniuno di noi pensa ma che cavolo, perché non torniamo indietro…. Però tutti avanzano silenziosi in fila indiana…. Poi un grande sasso sembra ricordare come un’isola per i naufraghi così camoscio ridente e Lorenzo si spiaggiano li e i tre Altaquotini proseguono. Io che in quel momento sto battendo pista guardo in alto mi fisso un punto da raggiungere che mi fa pensare al colle e dico: arrivo lì qualsiasi cosa ci sia e mi fermo! Ok dai.
Arrivo sul punto e da lì cosa vedo?…. Il colle che ancora dista da noi almeno cento metri da fare su un traverso in leggera salita….😭😭😭 Ma che cavolo… Non ci posso credere…. Arriva Emanuela dietro di me e nemmeno il tempo di capire cosa fare che io sono già ripartita…. Eh no che facciamo ci fermiamo proprio adesso? Ma anche no… Così conto i passi e in pochi minuti siamo finalmente al colle con il cartello dei sentieri che ovviamente possiamo solo immaginare in veste estiva vista la quantità di neve che c’è ora.
Però il panorama ricompensa a pieno la fatica. Sembra di essere sotto il massiccio del Monte Bianco, sopra di noi vette imponenti guglie appuntite, roccia granitica, sembra una piccola valle d’Aosta.
Foto di rito e si riparte, scendendo recuperiamo gli altri e giù, intanto sono cambiate le temperature e il cielo è meno azzurro. Ricomincia la lunghissima via del ritorno che oggi saranno più di 20 km e 1300 MT di dislivello, la pioggia prevista inizierà a scendere solo una volta saliti in auto. 🍀🍀🍀 Anche oggi una bella avventura e una gran fatica.
Il Geco è contentissimo di questa perlustrazione che sarà di grande aiuto nella sua pianificazione per la settimana autunnale in questa zona. Noi gli abbiamo fatto da cavie per capire quanti sopravviveranno alla settimana di foliage che metterà a calendario con il CAI ad ottobre 🤣🤣🤣🤣
Come tutte le cose belle anche questa è giunta a conclusione e rientrando a Roma con una sosta a Portofino davanti ad un azzurrissimo mare già si pensa a nuove avventure “Altaquotine”….